In contropiede
Non ci si ferma mai. Il calcio d’estate, per i dilettanti, ormai è quasi intenso quanto quello professionistico. Cambiati decisamente i tempi, ritmi molto più intensi. Non ci si ferma praticamente mai. Le pagine con le rose aggiornate, avidamente studiate dai tifosi in spiaggia sono ormai solo un ricordo. Trattative, cessioni, nuovo, confermato,caselle ormai rappresentano quasi un flashback sbiadito. Parliamo di casa nostra.
Non ci si ferma mai. Il calcio d’estate, per i dilettanti, ormai è quasi intenso quanto quello professionistico. Cambiati decisamente i tempi, ritmi molto più intensi. Non ci si ferma praticamente mai. Le pagine con le rose aggiornate, avidamente studiate dai tifosi in spiaggia sono ormai solo un ricordo. Trattative, cessioni, nuovo, confermato,caselle ormai rappresentano quasi un flashback sbiadito. Parliamo di casa nostra.
Eccellenza, promozione, prima categoria, tante squadre impegnate a presentarsi al meglio ai nastri di partenza della prossima stagione. E come sempre, non mancherà lo spettacolo, sin dalle prime battute di mercato. Ribaltoni, arrivi clamorosi, ritorni, tra poco assisteremo a diversi colpi a sensazione, c’è da giurarsi. Va bene, c’è la crisi, ci sono le piazze in difficoltà, ma ormai il calcio dilettantistico ha assunto una dimensione importante e non mancheranno le sorprese. Piacevoli senza dubbio, perché a conti fatti si può affermare che ci sono, in queste categoria, sempre più giocatori di qualità, più interesse e più voglia di fare bene da parte delle numerose piazze coinvolte. Non mancheranno nemmeno purtroppo i lati negativi. Inutile girarci intorno, si scimmiotta il calcio professionistico anche nelle cose da non fare. Ed in ogni torneo, specie nella seconda parte, si assiste a spettacoli indecorosi in campo e fuori. Salvezze miracolose con squadre materasso che infilano filotti vincenti, primati discutibili e tanto altro ancora. Faccendieri presenti, purtroppo anche in queste categorie. Accordi sottobanco, gare altamente discutibili, dubbi atavici in un calcio poco chiaro. Ma per questo in fondo c’è la giustizia sportiva. A noi piace raccontare di gare spettacolari, di giocate sopraffine, di esplosioni di giovani under valenti. A proposito. Sulla regola dei giovani in campo per forza continuiamo a pensare che sia tutt’altro che favorevole per i ragazzini che si affacciano alle gare ufficiali. In campo per forza nel momento in cui occorrono, poi, mestamente vengono relegati in categorie inferiori o smettono di giocare. Inutili forzature di un sistema che dovrebbe essere più vicino alle vere esigenze dei calciatori. Se un ragazzo è forte trova spazio, fa una carriera in crescendo, se è sponsorizzato o se gioca per questioni anagrafiche poi dovrà fare i conti con il mesto ritorno alla realtà. Buone vacanze pallonare, una passione che a prescindere dalla categoria, non va mai in ferie.