Corigliano : commenti sottovoce
Corigliano. Sfumato il rumore delle sirene si parla sottovoce di quanto accaduto. Tra commenti opportuni e meno, qualche cattiveria e tanta ipocrisia. Sgombriamo subito il campo da congetture. Siamo garantisti e lo saremo sempre, ma questo è un commento parallelo all’indagine
Corigliano. Sfumato il rumore delle sirene si parla sottovoce di quanto accaduto. Tra commenti opportuni e meno, qualche cattiveria e tanta ipocrisia. Sgombriamo subito il campo da congetture. Siamo garantisti e lo saremo sempre, ma questo è un commento parallelo all’indagine
La giustizia farà il proprio corso, questo è finora l’unico dato certo. In questi giorni, si parla, sottovoce, ma si parla tanto. C’è chi fa i conti in tasca alla gente, chi ascolta gli sfoghi e chi cerca di capire dove queste ultime due inchieste andranno a parare. In pochi giorni, a Corigliano, la Procura ha sollevato un tappeto sotto il quale c’è stata da anni una quantità inimmaginabile di polvere. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Un puzzle mal riuscito. Una città venuta male, cosi si può definire Corigliano. Venuta male e forse finita pure peggio, a voler guardare il vicino orizzonte. Non è eccessivo pessimismo, ma si tratta solo di spingersi a tra qualche anno. Disordine, sfiducia, mancanza di credibilità della classe politica e tanto altro ancora. Abbiamo scritto di buche, di asfalto, lo abbiamo fatto anche molto di recente, sorbendoci spesso anche qualche sermone da qualche opinion leader di turno. Li definiamo cosi giusto per prenderli un po’ in giro. Ecco le buche signori, questi che voi chiamate piccoli inconvenienti guardate cosa provocano. Incidenti gravi, disgrazie ed infine, inchieste giudiziarie di notevole portata. La classe politica. Un festival di omissioni gravi, e c’è da scommettere che sotto questo punto di vista non finirà qui. Corigliano e Rossano meritano di rinascere, per gradi, con serietà e competenza, ma ancora purtroppo, per un po’ di tempo saremo alle prese con la conta dei danni. Morali, fisici e strutturali. La classe dirigente, la società civile, i professionisti, tutti dovrebbero in questi giorni guardarsi dentro. Per decenni si è vissuto girandosi dall’altra parte, ora è troppo facile ergersi a moralizzatori d’avanguardia. Piccola chiosa personale. Ho avuto il privilegio e l’onore di essere considerato dall’architetto Mario Candido, una persona di famiglia. Questa frequentazione privilegiata mi ha permesso di poter fare lunghe chiacchierate con una persona professionalmente e moralmente di altissimo spessore. Sentire parlare Candido di questo territorio mi è rimasto nel cuore. Pochi coriglianesi amano la propria città più di quanto non l’abbia fatto questo illustre professionista. Assessore nella giunta De Rosis, non in altre.