Schiavonea, il pienone che non si contiene

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Turisti contenti e divertiti, attività commerciali soddisfatte ma anche residenti boccheggianti. Questa la cartolina estiva di Schiavonea. Un disordine divertente, cosi in molti definiscono l’estate che giunge ormai quasi al termine.

Turisti contenti e divertiti, attività commerciali soddisfatte ma anche residenti boccheggianti. Questa la cartolina estiva di Schiavonea. Un disordine divertente, cosi in molti definiscono l’estate che giunge ormai quasi al termine.

Luglio con numero di presenze normali, agosto con il consueto boom di villeggianti. La giornata tipo. Durante le ore del giorno a vincere è il mare. Lidi affollati, zone di spiaggia libera prese d’assalto, mare pulito e tanto divertimento. All’imbrunire aperitivi in spiaggia, ma anche tanti tavolini pieni in piazza Portofino. Per cena affari d’oro per ristoranti, tavole calde e friggitorie. Poi la sera una variegata offerta di locali, per tutte le tasche, per tutti i gusti e le esigenze. Musica soft, disco, pub, nel giro di pochi chilometri un’offerta molto completa. Regina incontrastata, per l’ennesima estate la “piazzetta”. Tutto parte da li, un ritrovo immancabile per le comitive di tutte le età. Non mancano comunque le criticità. Sui vari social è frequente leggere di disservizi e di lamentele. Acqua che non c’è, strade dissestate, fogne che sbuffano. L’altra faccia della medaglia di un centro turistico non del tutto pronto a ricevere migliaia di turisti. Ma le lamentele più vibranti sono quelle riguardanti i decibel fuori controllo.

Locali autorizzati e non che sparano a tutte le ore assordanti rumori molesti, visto che chiamarla musica sarebbe forse troppo. Note che diventano un fastidioso rumore, visto il miscuglio creato dalla vicinanza dei locali. Il tutto a danno di chi vorrebbe riposare. Miglioramenti per quanto concerne la viabilità. Lungomare chiuso nei momenti di maggiore afflusso e possibilità di passeggiare senza sorbirsi i tubi di scarico. Una novità apprezzata e che è stata introdotta da una gestione commissariale. Un dato sul quale riflettere. Altro argomento caldo, la prostituzione. Niente ferie infatti per le signorine che ormai da anni stazionano stabilmente sulle panchine del lungomare zona porto. Una scena che stride e non poco con l’impegno costante dei tanti commercianti che fanno di tutto per rendere esteticamente più gradevoli lidi e ristoranti. I privati si impegnano, abbellendo, curando i dettagli, ma poi devono, per forza di cose, fare i conti con griglie rotte, puzza di fogna, illuminazione precaria e signorine in atteggiamenti inequivocabili. Per i residenti esasperati è già partito il conto alla rovescia. Ancora pochi giorni e Schiavonea tornerà dei marinari.

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