Villetta di Schiavonea, niente da fare
La villetta sul lungomare di Schiavonea, un classico esempio di mala amministrazione. Continuiamo a raccontare della situazione, dopo anni di segnalazioni e di, purtroppo, mancati interventi risolutori. Andiamo con ordine.
La villetta sul lungomare di Schiavonea, un classico esempio di mala amministrazione. Continuiamo a raccontare della situazione, dopo anni di segnalazioni e di, purtroppo, mancati interventi risolutori. Andiamo con ordine.
Nella zona del parco giochi si è passati da tutta una serie di scivoli ed altalene rotte ad vuoto totale. Nello slargo una volta occupato dai giochi ora vi è una desolante distesa di terra. Con l’amministrazione guidata da Giuseppe Geraci nessun intervento risolutore e nessuna cura per la sicurezza e la salute dei bambini, ora con la gestione commissariale, l’unico intervento, in ormai diversi mesi, è stato quello di levare tutto e lasciare il vuoto. Nella zona adiacente al parco giochi, a distanza di pochi metri, ci si imbatte in un dormitorio per sfortunati senza fissa dimora. Materassi rotti, coperte, fornelli, tutto un avvilente campionario, a pochi passi dal lungomare. Passano gli anni ma la situazione non migliora, ed ora, con l’inizio della campagna agrumicola, è probabile l’arrivo di diversi stranieri, proprio in questa sorta di rifugio. Gente sfortunata, sfruttata nei campi e che per sbarcare il lunario è costretta a vivere in condizioni disumane. Ma qui ci si imbatte anche in qualche storia di silenziosa ma lodevole solidarietà. Spesso, i cittadini, negli anni scorsi, specie giorni più freddi dell’inverno, hanno spesso lasciato in questa zona pasti caldi, coperte, giubbini. Un modo per far sentire vicinanza, una dimostrazione di sensibilità non ostentata e fatta col cuore. Intanto la situazione non cambia. Degrado, erbacce, rifiuti, sporcizia, ma forse quello che fa più arrabbiare è proprio il disinteresse cronico per una zona che dovrebbe essere riservata allo svago dei più piccoli. La villetta, un luogo storico, frequentato da intere generazioni, abbandonato al più totale degrado. Un segnale preoccupante, specie in questo periodo pre elettorale. Tra falso buonismo, sincere buone intenzioni e tanta ipocrisia.