Il Prof. Paolo Aiello- Una bella storia di un calabrese d.o.c

in foto il prof. Paolo Aiello 

 

Paolo Aiello, classe 1974. Ai più questo nome non dirà molto, ma stiamo parlando di un preparatore atletico tra i più apprezzati, nel panorama calcistico professionistico nazionale. Ed il prof di cui stiamo parlando, attualmente responsabile dei preparatori atletici del settore giovanile del Bologna F.C, è di Cosenza e con il cuore ovviamente rossoblù. La storia la raccontiamo chiacchierando ai bordi dei nuovi campi di Casteldebole, quartier generale del Bologna F.C.

in foto il prof. Paolo Aiello 

 

Paolo Aiello, classe 1974. Ai più questo nome non dirà molto, ma stiamo parlando di un preparatore atletico tra i più apprezzati, nel panorama calcistico professionistico nazionale. Ed il prof di cui stiamo parlando, attualmente responsabile dei preparatori atletici del settore giovanile del Bologna F.C, è di Cosenza e con il cuore ovviamente rossoblù. La storia la raccontiamo chiacchierando ai bordi dei nuovi campi di Casteldebole, quartier generale del Bologna F.C.

Aiello ci racconta :«ho lasciato la mia città nel 1993, per studiare ISEF proprio qui a Bologna. Ho cominciato a lavorare ancora prima di aver completato gli studi, in diversi settori giovanili. L’impatto con il calcio vero è avvenuto nell’allora C2, con l’Imolese». Dopo un po’ di gavetta ecco la chance, colta alla grande, con il Bologna. Ancora il prof cosentino:«Nei primi anni del 2000 entro come preparatore del settore giovanile, fino a diventare, con passare delle stagioni, preparatore della prima squadra, nella massima categoria. Nel 2011 inizio a collaborare nello staff di Alberto Malesani, diventando parte integrante del suo gruppo di lavoro e seguendolo nell’avventura nel Genoa. Da li in poi il mister veronese mi chiama praticamente in ogni suo percorso professionale. Palermo, Sassuolo, tante belle soddisfazioni in contesti esaltanti e passionali». La serie A, un panorama emozionante, tra tensioni ma anche tante soddisfazioni. Il momento più bello è legato proprio ad una partita del Bologna. Paolo Aiello lo racconta con emozione anche a distanza di anni:«nella stagione 2010/2011 il nostro Bologna ha fatto un bel calcio, spettacolare e divertente. Non me ne vogliano i tanti miei amici juventini, ma che soddisfazione vincere a Torino contro la Juventus con una doppietta del nostro super bomber Marco Di Vaio. E chi se li scorda quei momenti. Ricordo ogni attimo di quella giornata altamente gratificante». Ma nei momenti che non si cancellano dal cuore anche lo stadio San Vito. E parlando di rossoblù e di Cosenza ad Aiello vengono quasi gli occhi lucidi. Parole toccanti:«Era il Cosenza di Silipo. Ero praticamente un ragazzino. Abitavo a circa 300 metri in linea d’aria dello stadio. Lo confesso a distanza di anni, qualche volte ho scavalcato il muretto per vedere il mio Cosenza. E che bello ora vederlo giocare bene in serie B. Ho avuto e sto avendo la fortuna di lavorare in un calcio di buon livello, ma la squadra della città dove sei nato resta sempre nel tuo cuore. Scrivilo, sono un tifoso del Cosenza, sempre e per sempre». Vedere Aiello in rossoblù? Mai dire mai.