in foto il prof. Giulio Iudicissa

Il Tempio
Variamente chiamato, fu sempre, comunque, luogo destinato al culto della divinità e, perciò, sacro. 
Vi si accedeva con rispetto, decorosamente abbigliati e in esso si sostava nella discreta preghiera e, talvolta, nel canto, vagliato, però, dalla opportuna, tradizionale liturgia. Niente ammiccamenti, conciliaboli, diversivi, danze, recitazioni.
C’era un insieme di norme e c’era chi, per età o per nomina, le faceva osservare, dando, lui per primo, l’esempio.

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