La ripresa? Presto per parlarne serenamente

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di MATTEO MONTE 

di MATTEO MONTE 

Ci manca il calcio, ci manca la nostra quotidianità, ci mancano gli affetti, la vita di tutti i giorni. Ma la battaglia che si combatte in altre regioni è molto molto più drammatica. Riteniamoci al momento fortunati e non poco, per essere stati finora solo sfiorati rispetto altre zone della nazione. Da inguaribili ottimisti ci teniamo in contatto, cerchiamo di immaginare un futuro prossimo con la ripartenza dei campionati. Previsioni, ipotesi, ci si confronta serenamente, anche per distrarsi dalla monotonia di questi giorni. Ma ragioniamo praticamente. In modo forse freddo, poco romantico, ma guardandoci anche in tasca. Pensiamo sia molto difficile riprendere presto, ed a gran ritmo. Tornare a disputare le partite, anche più di una a settimana, ci pare obbiettivamente di difficile attuazione. Andiamo al futuro non troppo imminente. Per far ripartire le squadre si dovrebbe pensare ad un forte sconto sulle iscrizioni, questo potrebbe rappresentare un momento di incontro e sostegno fattivo da parte degli organi competenti. Rimborsi, spese logistiche, materiale tecnico, molte le società che già traballavano prima figuriamoci adesso ed in futuro. Quanto sarà difficile proporsi agli sponsor, trovare investitori, questa si che sarà una sfida ardua da giocare. Per quanto concerne le attuali classifiche qualunque sia la decisione presa ci saranno gli scontenti. Un po’ come in fondo accade a campionati finiti. Ma un conto è aver giocato tutte le gare, altro concludere ed emettere verdetti con tanti minuti da giocare. Vince la prima, retrocede l’ultima, play off, play out, al momento forse meglio ragionare su come evitare il contagio.

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