È proprio la nostra normalità ad essere la cosa più preziosa (Di C.Mingrone)
Torneranno questi abbracci!
di CESARE MINGRONE
Torneranno questi abbracci!
di CESARE MINGRONE
Mi piacerebbe tanto parlare di calcio, il nostro caro e tanto amato calcio. Adesso da dire però c’è il nulla, nessuna partita da giocare, zero pronostici da fare e altrettante sfide da raccontare.Potrei pensare allora di parlarvi di economia, di spread, di tasse o di ammortizzatori sociali, il mio pane quotidiano, ma magari risulterei noioso.E allora ho deciso solo di fare alcune considerazioni. Mai avrei pensato che nel 2020 sarebbe stato necessario autocertificare la comprovata necessità di ogni uscita di casa. Nemmeno nell’immaginario più remoto sarebbe stato possibile contemplare la totale assenza di contatto fisico tra la gente, nessuna stretta di mano, nessun abbraccio, nessun incontro. Perfino un caffè in compagnia ed una pizza tra amici sono cose bandite per il momento.Da qualche giorno è arrivata anche la primavera ma, quasi per sottolineare la situazione del momento, le temperature sono tornate paradossalmente a scendere. Non ci sarà alcun bambino a dare due calci ad un pallone durante il corso di quella che è forse la più bella stagione dell’anno, probabilmente neanche la Pasqua potrà essere celebrata con la presenza dei fedeli. Verosimilmente, addirittura il tanto atteso barbecue di pasquetta sarà solo virtuale come nel video che sta circolando in questi giorni.Mai avrei pensato di dover desiderare così tanto ciò che davo quasi per scontato, quello che era la più banale normalità.Spero che adesso tutti abbiano capito cos’è la cosa più importante nella vita, qualcosa che non ha un valore economico ma che però è la cosa più importante nelle disponibilità di ognuno di noi. La libertà.Adesso dobbiamo riconquistarla, dobbiamo riprenderci quello che è nostro. È necessario rimanere a casa oggi per poter tornare alla nostra tanto amata normalità domani.Andrà tutto bene e ritorneremo, riappariremo più forti ma anche più consapevoli di prima.