La matricola A.S. San Donato di Ninea lancia il grido: “Questo momento passerà presto, Forza Italia”
Di Cristiano Lifrieri
Di Cristiano Lifrieri
Ai piedi della “Mula”, montagna ubicata nella Calabria settentrionale, c’è una squadra in terza categoria girone B, che si sta distinguendo non tanto per i risultati sul campo – seppur nel complesso positivi data l’assenza di ventinove anni dai terreni di gioco – quanto per spirito di squadra e fair-play, ovvero l’ A.s. San Donato. L’idea di formare una squadra nel paesino famoso per la castagne e per il borgo mozzafiato, è venuta ad un gruppo di amici in una calda sera d’estate, in particolare al presidente Cucci ed ai dirigenti Nicola Trovatello e Pasquale Moranelli, ragazzi giovanissimi e tutti professionisti nella vita quotidiana, i quali si sono impegnati nel trovare un diversivo ai tanti giovani e non del territorio. Curiosità del cammino dei gialloblu finora è il legame con il numero “sette”. Settimo posto in classifica, a sole cinque lunghezze dai rivali cugini dell’Altomonte, settimo miglior attacco e settima miglior difesa del torneo. Capocannoniere della squadra è Luigi Todaro con otto reti all’attivo, giocatore esperto e dotato di un ottimo tiro, segue il giovanissimo Moranelli con sei realizzazioni. Punta d’orgoglio per la giovane dirigenza sandonatese, sono sicuramente i numeri degli spettatori che accorrono durante le partite casalinghe facendo registrare circa cento tifosi, i più giovani addirittura muniti di striscioni e fumogeni rigorosamente giallo blu. Nel momento più triste per l’Italia dal dopo guerra, anche la matricola San Donato si è accodata nel lanciare l’appello di restare a casa con un video spopolato sui vari social, fatto dai vari dirigenti e dai calciatori. Se si ritornerà a battagliare sui campi di calcio per questo finale di stagione, non lo sappiamo ancora, ma è sicuramente bello poter parlare di queste piccole realtà che regalano di domenica in domenica un piccolo spiraglio di felicità ai vari concittadini dei propri paesini.