Intervista al Presidente dello Sporting Club Corigliano: Massimo Fino
In foto Massimo Fino
Articolo di CRISTIANO LIFRIERI
In foto Massimo Fino
Articolo di CRISTIANO LIFRIERI
Parafrasando un termine calcistico, Covid-19 è entrato in tackle non solo nel mondo dei professionisti e dei campionati dilettanti. A fermarsi sono stati infatti anche i campionati giovanili con migliaia di giovani atleti costretti allo stop obbligatorio ed alla permanenza forzata tra le mura domestiche. Tra le tante realtà del territorio, abbiamo raggiunto telefonicamente, il Presidente dello Sporting Club Corigliano – società giovanile che nel corso degli anni si è fatta valere tanto per l’infinità di successi sportivi ottenuti sul rettangolo da gioco, quanto per i meriti etici – Massimo Fino. Nata nel 94’ la società guidata da patron Fino, ha raggiunto nel corso degli anni, aldilà di un crescendo vertiginoso di iscritti, tantissimi titoli provinciali e regionali. Inoltre la società biancoverde oltre ad essere affiliata con la società professionistica dell’Atalanta, è riconosciuta da ben venti anni come Scuola Calcio Qualificata, – denominazione variata in seguito dalla FIGC in Scuola Calcio di Elitè – riconoscimento aggiudicato grazie ai tantissimi requisiti della società coriglianese, e tra i tanti, un personale tecnico qualificato e munito di rispettivi patentini Uefa e FIGC. In particolare al Presidente abbiamo chiesto: “Come ha preso la notizia della sospensione di tutti i campionati giovanili?” <<L’emergenza mondiale che ci ha colpito in questo mese ha sconvolto completamente le nostre abitudine e la nostra quotidianità. Di fronte abbiamo un avversario invisibile piuttosto ostico, sicuramente il più duro mai affrontato prima. La scelta di sospendere i campionati è stata una scelta ovviamente più che giusta e che mira alla tutela ed alla sicurezza di tutti gli addetti ai lavori, oltre e soprattutto che ai piccoli atleti, che è sicuramente la cosa più importante, al resto ci penseremo quando avremo messo finalmente questo terribile Virus alle spalle>>. Ha qualche preoccupazione sullo stop della crescita individuale e collettiva del piccolo atleta? <<Sicuramente la preoccupazione primaria è quella della salute dei miei atleti, quotidianamente contatto spesso diversi genitori e devo ammettere che sono felice che tutti stiano rispettando le direttive emanate dal governo Italiano. Certamente vi è anche la preoccupazione di una crescita atletica interrotta. Parliamo di ragazzi giovani se non giovanissimi e sappiamo bene quanto l’attività motoria in questa età sia di fondamentale importanza ma, sono certo, che bisogna fare qualche sacrificio oggi per ripartire più forti domani>>. Lo Sporting Club Corigliano oltre ad essere una società gloriosa, nel corso degli anni ha ottenuto tantissimi trofei disciplina, esempio pratico che vittoria e fairplay possono viaggiare in parallelo, qual’è il segreto? – Il presidente qui sorride – <<Nessun segreto, il nostro è un progetto partito ormai da più di venticinque anni, ho sempre cercato di trasmettere ai miei collaboratori che la vittoria sportiva non ha valore se non si è prima campioni nella vita. Ho avuto la fortuna di essermi circondato sempre di persone che hanno a cuore l’insegnamento dei valori e dei principi sani dello sport ai piccoli sportivi. Lo sport è aggregazione, inclusione e soprattutto è tra i più forti strumenti educativi, i successi sul campo hanno la loro giusta importanza, lo sport è anche competizione, ma quando non hai i giusti valori etici e morali, non potrai mai considerarti un vero vincitore>>.