La spiaggia, dormitorio per sfortunati
di MATTEO MONTE
di MATTEO MONTE
La spiaggia di Schiavonea, teatro del nostro reportage. Anche in tempo di pandemia c’è chi cerca, tra le barche o in qualche portico, riparo per la notte. La foto svela un piccolo dormitorio, anche di questi tempi, popolato da sfortunati. Siamo nei pressi del lungomare di Schiavonea, nella zona che va dal palmeto al ponte sul Coriglianeto. Parte di litorale storico, luogo in cui persistono strutture che hanno fatto la storia delle movide estive per decenni, spazi in cui sono cresciute allegramente intere generazioni. Ma andiamo ai giorni nostri. Tra alcune lamiere, in questi giorni, trovano riparo alcuni cittadini extracomunitari. Siamo nei pressi del lido Scarafaggio, nella parte della struttura fronte mare. Tra maltempo e ruggine è crollata una tettoia, formando una specie di stanzino. Proprio qui trovano riparo, in questi giorni fortunatamente non gelidi, alcuni sfortunati senzatetto. Una scena che stride e non poco, specie in momenti come questo. Si ripropone una situazione che amareggia e fa riflettere. Triste vedere materassi di fortuna, resti di qualche pasto, indumenti stesi con corde di fortuna. Questa gente, in questo periodo, non riesce nemmeno a racimolare qualche euro con qualche lavoretto rimediato nei campi, e vive situazioni di ancor più evidenti disagi. L’emergenza Covid è anche questo, colpisce anche gli ultimi. E manca, al momento, anche la consueta impagabile e spontanea solidarietà dei cittadini del borgo marinaro. Abbiamo scritto in questi anni più volte dei pasti offerti, delle coperte, del vestiario, regalato sistematicamente ai ragazzi costretti a vivere alle intemperie, di questi tempi è ovviamente impossibile per i volenterosi marinari dedicarsi a chi sta peggio. Dopo aver raccontato dei dormitori nei casolari, sotto i ponti, nei balconi, al Quadrato, ecco comparire i letti sfondati anche nei pressi dei lidi balneari. La speranza è che questa gente possa trovare al più presto una sistemazione più umana. In tempo di lamentele per forzate serate in casa, al caldo, con i propri familiari, tra tv, tablet e cene preparate con cura, quadri come questi dovrebbero e potrebbero spingerci a profonde considerazioni.