Ritorno graduale alla normalità ?
di MATTEO MONTE
di MATTEO MONTE
Ritorno graduale alla normalità. Ammettiamolo, ancora siamo scossi, molte cose sono cambiate, alcuni termini legati alla pandemia sono entrati di prepotenza nel nostro vocabolario, ma c’è al tempo stesso tanta voglia di ritornare quanto prima alle vecchie abitudini. Ieri, con l’inizio della fase due si è vista molta più gente in giro. Mascherine, autocertificazioni, uscite per la spesa, ma il tutto con qualche sorriso in più. Meno tensione tra gli sguardi della gente, attività che riaprono ed ottimismo dilagante. Ovviamente c’è ancora da fare, bisogna non distrarsi troppo e continuare ad osservare rigidamente le prescrizioni ma le maglie si sono lentamente allargate. Il lungomare di Schiavonea ieri è tornato quasi alla normalità, almeno di primo mattino. Non siamo una citta di runner imperterriti ma in moltissimi si sono messi scarpette e pantaloncini per tornare a fare attività motoria. Dopo mesi chiusi in casa poter respirare l’aria del mare è un toccasana, si distendono i nervi e si riabilita un fisico provato da stress e sedentarietà. Capitolo controlli. Se non siamo una città sicura poco ci manca. Davvero ingente e ben organizzato il programma di controllo attuato dalle forze dell’ordine. I vari corpi hanno lavorato in sinergia, mettendo su una rete capillare significativa. Posti di blocco, ronde, una presenza constante, capillare, simbolicamente significativa. Non si ferma nemmeno la rete spontanea di solidarietà, con le parrocchie di tutto il territorio costantemente impegnate a smistare generi alimentari per i nuclei familiari in difficoltà. Ma la fase due non è un numero, un decreto, un’ordinanza. Questo periodo è l’inizio di una lenta risalita, la ripartenza faticosa nella quale occorre grande attenzione. Constatiamolo candidamente, ieri si è, in alcuni frangenti, anche un po’ esagerato con la voglia di ritrovarsi. Assembramenti, che parola odiosa, sembra quasi suoni male, ma effettivamente in diversi punti ci si è fermati a chiacchierare, si a distanza ma forse più del dovuto. Da oggi si riprende, con mascherine, autocertificazioni, spostamenti limitati e tanta attenzione. In fondo i dati continuano ad essere confortanti. Continuano, specie sui social, le campagne d’odio, le sobillazioni, gli estremismi che di questi tempi appaiono assolutamente inopportuni. Per la serie, la quarantena per qualcuno non è affatto bastata