QUEL TACCO CHE SCOLPI’ LA STORIA (di Cristiano Lifrieri)
Il tacco di Nicola Barilari
Articolo di Cristiano Lifrieri
Il tacco di Nicola Barilari
Articolo di Cristiano Lifrieri
Era il 21 Aprile 2013. Campionato di Promozione A. Giornata numero 29, la penultima di un girone ricco di terreni che hanno fatto la storia dei campionati dilettantistici. Praia, Scalea, Amantea, Trebisacce per citarne qualcuno. In testa il Corigliano autoctono di Vincenzo Pacino, a sole due lunghezze l’Audace Rossanese di Angelo Grasso e di Mister Mingrone, due compagini dominatrici dell’intero girone. Quel 21 Aprile sotto un cielo uggioso e davanti ad oltre mille spettatori, il destino vede affrontare proprio le due battistrada del campionato, entrambe pronte a vendere cara la propria pelle pur di vincere il derby che avrebbe permesso l’apporodo in Eccellenza dalla porta principale. Occasioni da una parte e dall’altra, salvataggi sulla linea, qualche parola di troppo, un cartellino rosso per parte, i soliti sfottò delle due tifoserie, sano agonismo e tanta tecnica. A decidere quella partita fu Meligeni a metà ripresa che fece esplodere di gioia i tantissimi tifosi biancoazzurri presenti allo stadio “Brillia”. Nell’immaginario collettivo però, più che la rete decisiva, resta impresso quel colpo di tacco di Nicola Barilari che ha permesso a Basile di lanciarsi a rete servendo proprio Meligeni per il tap-in vincente. Abbiamo raggiunto telefonicamente proprio Barilari, adesso in Germania per scelte familiari, il quale ci ha rilasciato alcune dichiarazioni relative al momento attuale con lo stop dei campionati ed un aneddoto proprio su quella gara tanto cara ai tifosi coriglianesi: “Sicuramente dispiace non aver potuto assistere, seppur da lontano, alla fine dei campionati con i relativi verdetti dettati dal rettangolo da gioco. Spero che i campionati possano concludersi in campo, ma solo se ci sarà la sicurezza di contagi zero”. Sulla vita in Gemania il fantasista classe 92 dichiara: “Ad Hanau, dove risiedo ormai da qualche mese insieme alla mia compagna, la voglia di giocare non mi è passata, sono cresciuto a pane e calcio quindi è impossibile rinunciare alla mia passione più grande. Avevo iniziato ad allenarmi con una squadra locale, ma purtroppo Corona-Virus ha interrotto gli allenamenti e quindi non si è fatto più nulla”. Sulla situazione attuale del Corigliano invece, Barilari non ha dubbi: “Dispiace che Nucaro voglia cambiare la denominazione del Corigliano, io credo che bisogna scindere il calcio dalla politica, seppur a livello amministrativo le due città si siano unite, ciò non comporta obbligatoriamente un’unione sotto il profilo del nome societario calcistico”. Conclude infine: “Su quel 21 Aprile invece ricordo di non aver dormito per due notti consecutive, la mattina del match mi son svegliato con qualche tacca di febbre, ma ovviamente l’ho tenuto per me, Pacino ci ha caricato come una molla, a mio avviso abbiamo meritato non solo quella partita ma l’intero campionato, eravamo un gruppo straordinario”.