Promuovere, programmare, valorizzare, quante belle parole diffuse spesso e volentieri, quando si parla di turismo a Corigliano Rossano. Ma la città è come al solito impreparata. Una condizione, tra l’altro che purtroppo si protrae da molti anni. Se da un lato c’è da sottolineare il tanto lavoro di numerosi investitori privati, operatori turistici e sono solo, che affrontano sfide rischiose con coraggio e determinazione, d’altro canto c’è da fare i conti con una gestione quantomeno criticabile. Lasciamo stare i paroloni inopportuni, tipo programmazione estiva o cartelloni, ma facciamo i conti con la cruda realtà. Ad oggi, Schiavonea, è un centro balneare con il lungomare che sbuffa acqua puzzolente dai tombini. La spiaggia è sporca, numerose sono le discariche a cielo aperto su tutto il territorio. Segnaletica fatiscente, cartelli stradali arrugginiti e pericolanti, per non parlare poi della zona di contrada Fabrizio. Cumuli di spazzatura alti quanto il ponte, uno scenario che mette i brividi. Inutile e dannoso per le casse comunali concentrarsi su singoli eventi, cercare la serata con il nome importante, se non si riesce a garantire un minino di sicurezza sotto il profilo igienico sanitario. Ci sarebbe da lanciare una provocazione. Occorrerebbe più che un programma estivo sulla carta o smodati interessamenti riguardo le zone più in della costa, investire tempo e fondi non in passerelle e selfie ma in controllo del decoro urbano. Capitolo mare. Lo scriviamo oggi, ma lo riportiamo da anni. Andrebbero controllate a fondo le acque antistanti Schiavonea. La condizione del mare, specie in alcune arcinote zone, è a dir poco preoccupante. Qualche benpensante trova scomodo ed inopportuno sollevare il problema in prossimità della stagione estiva. Noi ne abbiamo scritto in tutte le stagioni. Le note liete. C’è tanta gente che vuole bene al proprio territorio. Associazioni, ma anche singoli cittadini, lavorano con passione e tenacia, per il bene comune. C’è chi ripara le strade, chi cura le aiuole, che raccoglie sistematicamente, e non solo in posa davanti qualche scatto, le erbacce ed i rifiuti che scostumati abbandonano in ogni dove. Intanto l’estate è alle porte. Ci piacerebbe scrivere di un territorio riportato pian piano alla normalità, la città non crediamo abbia bisogno di trionfali comunicati per sporadici eventi che regalano bagliori per poche ore.