Chi la vuole cotta, chi la vuole cruda, ma intanto Schiavonea è sold out. Continuano le polemiche, a volte anche vibranti e cattivelle, ma i dati numerici parlano di stagione da record. Basta fare un giro sulle spiaggie e per i locali, specie nel fine settimana. Turisti, residenti, giovani e non, locali pieni e tanto divertimento. Le note liete. Ci sono stati eventi che hanno caratterizzato alcune serate. Il pianista sospeso, le fontane colorate e spettacolari del palmeto, certo, eventi non strettamente legati alla territorialità ma innovativi e coinvolgenti. La movida, specie nel borgo marinaro, resta incontrollata e disordinata, una pacchia per i giovanissimi, in sofferenza i residenti che la notte cercano di riposare. Ma l’estate a Schiavonea è questa ormai da decenni. Decibel e parcheggi zero regole, ormai è prassi consolidata. Continuano a far discutere e non poco le condizioni del mare. Anche ieri, verso le undici del mattino, non sono mancati i tanti scatti di acqua sporca postati sui social. Striscie marroni e maleodoranti, un problema tutt’altro che risolto. Ed a proposito di acqua, restano tante le zone senza, specie nel pomeriggio. Intanto ci si avvia verso la fine di luglio con numeri da capogiro. Ed introvabile un posto letto ad agosto in tutto il borgo marinaro ed oltre. Circostanza sulla quale ragionare. Tante volte si è parlato, spesso a sproposito ed in malafede, di turismo, di indotto e di rilancio. I numeri di questa stagione dovrebbero far riflettere sulle vere, autentiche, anche meramente logistiche, potenzialità di questo territorio. Mare, montagna, gastronomia, cultura, storia. Discorsi anche emotivamente coinvolgenti. Ma poi si ritorna nella realtà, o meglio, si continua a vivere quello che per certi aspetti è un incubo. Manca l’acqua, mancano le strade, il porto è abbandonato al proprio destino e l’elenco potrebbe durare l’intera edizione del quotidiano di oggi.