Schiavonea fuori controllo! Ancora episodi di violenza

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Ancora disordini a Schiavonea. Ne scriviamo ormai da mesi, raccontando freddamente e senza condizionamento alcuno, quanto accade quotidianamente. Ieri ennesima rissa, nel tardo pomeriggio, nel piazzale antistante la chiesa. Una situazione allarmante, insostenibile, ma al tempo stesso fortemente sottovalutata. Scazzottata in piena regola, tra gli sguardi attoniti dei passanti. Stiamo raccontando di un episodio, quello accaduto ieri, avvenuto intorno alle diciotto e trenta, non a notte fonda. Un orario nel quale si trovano a passare dal centralissimo piazzale antistante il Quadrato, bambini, famiglie, ragazze, praticamente tutti. Ieri necessario e pronto l’intervento dei Carabinieri della stazione di Corigliano, ma solo per un caso fortuito la situazione non è degenerata oltremodo. I fatti in dettaglio. Ieri tutto è nato dalle intemperanze di un ubriaco, che ripetutamente ha rovesciato dei bidoni ed ha tentato di buttarsi sotto le auto in transito. Anche un bus di lunga percorrenza coinvolto nei gesti insensati di questo giovane in preda all’alcol. Nel calmarlo alcuni connazionali si sono visti aggrediti e si è scatenata una violenta colluttazione.
Mentre la classe politica sottovaluta clamorosamente il problema facendo spallucce ed invocando al massimo tavoli di non si sa bene che cosa, i commercianti della zona sono costretti a chiudere prima del solito le proprie attività per paura. Un termine che usiamo senza enfatizzare, ma che descrive fedelmente la realtà.
Vibrante la polemica sugli alloggi di questi cittadini extracomunitari. C’è chi a gran voce chiede controlli, scagliandosi su chi affitta magazzini e catapecchie a prezzi esorbitanti. Anche in dieci in due stanze, con la cento euro a testa mensile che riempie le tasche di qualche insensibile, irresponsabile, furbastro di turno. Sostanziali differenze anche sui comportamenti di questi cittadini. C’è chi al mattino staziona di fronte via Barletta, nei pressi dei cinque canali, per essere caricato dai caporali e raggiungere gli agrumeti e lavorare. Altri li vedi negli angoli di alcune vie, con cellulare in mano, berrettino e sguardo sfuggente. Si parla insistentemente di spaccio di droghe leggere, e visto gli atteggiamenti equivoci non sembra, questa, un’ipotesi cosi insensata. Urgono rimedi, soluzioni, interventi, controlli serrati. Solo con i fatti, ed in tempi brevi, si può quantomeno fronteggiare un’emergenza di simile portata.

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