Da mesi ormai si viaggia, dal punto di vista politico, a doppio binario. Se da una parte ci si incontra, si lanciano messaggi subliminali ma non troppo, in vista delle prossime amministrative, c’è chi lavora, assolutamente tutt’altro che sottotraccia, al ritorno alla vecchia autonomia tra i due comuni di Corigliano e Rossano. Nemmeno fanno più notizia, in questi giorni, le tattiche dei possibili candidati alla carica di primo cittadino del comune diciamo nuovo di Corigliano Rossano. Stasi non nasconde l’intenzione di ricandidarsi, e già lavora a grande ritmo per cercare alleati e consensi, ovviamente sfruttando il classico vantaggio che regala l’amministrare. Altri lavorano, per lo più sotto traccia, alla ricerca della candidatura, e stando accorti a non correre il cassico rischio di bruciarsi con una partenza lanciata troppo anticipata. Ma il tema del giorno non è affatto quello riguardante gli sfidanti di questa partita, ancora un po’ lontana ma non troppo. A far parlare e non poco è l’onda partita riguardante la raccolta delle firme per la scissione dei due comuni. La fase. La raccolta firme è il primo passo per avviare l’iter, con il referendum che appare, ogni giorno di più, un’ipotesi tutt’altro che impossibile. Non si racconta con enfasi, ma si registra l’evidente entusiasmo che questa iniziativa sta suscitando in una fetta di popolazione. Poi saranno i numeri a fare chiarezza, ma le ultime partecipate riunioni indette non sono certamente da sottovalutare per adesione e presenze.