Schiavonea, tra risse ed alloggi abusivi

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Ancora risse a Schiavonea. Nonostante la presenza più frequente delle forze dell’ordine, non si si placano gli episodi di violenza, nella frazione marinara. Scazzottate, botte da orbi, con ubriachi che brandiscono in mano pali e bottiglie rotte. I lampeggianti delle auto delle varie forze di polizia sono un deterrente, una presenza più numerosa e costante assicura interventi in caso di emergenza praticamente immediati, ma per risolvere il problema in modo più radicale occorre la totale sinergia tra i vari organi competenti. Posti di blocco, stazioni praticamente permanenti, il controllo del territorio capillare serve eccome, ma bisognerebbe, politicamente cercare di combattere il problema atavico degli alloggi abusivi. D’accordo, c’è chi dorme in luoghi di fortuna, che vive di stenti accampato, ma in gran numero, c’è chi abita in case in affitto in barba alle leggi ed al buon costume. Nessun controllo igienico sanitario, decine di persone in poche stanze, un affare per pochi ed un danno per cittadini e sicurezza. Di controlli a tappetto nemmeno l’ombra, nel colpevole e non poco,  silenzio degli organi competenti. La giornata. Al mattino e fino al primo pomeriggio la situazione, nella frazione marinara, è relativamente tranquilla. Col calare della sera la situazione peggiora. Di fronte la Chiesa, nei pressi dell’oratorio, vicino la Perla Jonica, nelle porte del Quadrato, si notano in queste zone numerosi assembramenti. Sarebbe stupido, superficiale e maldestro fare di tutta l’erba un fascio. C’è gente per bene, sfiancata dal lavoro nei campi che chiacchiera con qualche amico, chi combatte la nostalgia di casa parlando con qualche conterraneo, ma al tempo stesso c’è pure che spaccia droghe leggere e chi fa uso smodato di alcol. Ed in questi casi ci vuole un nonnulla a far degenerare la situazione.

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