Articolo di MATTEO MONTE 

Estate iniziata. Lasciamo da parte i calcoli e le tradizioni, dimentichiamoci l'emisfero boreale ed in anticipo con i tempi raccontiamo dell'estate marinara ormai partita già da qualche giorno. Altro che ventuno di giugno, la stagione estiva è già iniziata ufficiosamente. Applausi a scena parte per gli operatori turistici. Tante novità, offerta ancora più variegata e molteplici le idee originali che già da qualche giorno vengono proposte a turisti e residenti. Intanto i numeri già sono da capogiro. A Schiavonea, nell'ultimo fine settimana si è registrato un tutto esaurito che ha quasi dell'incredibile. File davanti i vari punti di specialità gastronomiche, lungomare e piazza Portofino stracolmi, villette piene, tra giovani comitive e famiglie con i passeggini. Visto le restrizioni la movida parte qualche ora prima, ma i numeri sono di certo incoraggianti. Schiavonea è agevolata dai grandi spazi. Lungomare, palmeto, piazzetta, c'è spazio per tutti e per le diverse tipologie, tra famiglie e giovanissimi, ritrovi ad hoc per chi cerca la tranquillità ma anche per chi vuole ascoltare un po' di musica sorseggiando qualche nuovo coktail. Andiamo al rovescio della medaglia. Sono passati due anni dall'insediamento dell'amministrazione attualmente in carica ma siamo qui a raccontarvi dei disagi in fotocopia. Strade dissestate, poca sicurezza, illuminazione che funziona in modo non sempre ottimale, fogne che riversano acqua sporca per le strade e segnaletica mancante. Il porto di Schiavonea è nelle solite arcinote condizioni, con attività che stridono e non poco con la tanto abusata vocazione turistica sbandierata a più riprese nelle tornate elettorali. Ma andiamo alla fotografia di questi giorni. I cumuli di spazzatura sono in quasi ogni angolo della città. Tra i soliti mortificanti e patetici scaricabarile buoni solo per strappare qualche mi piace dagli irriducibili lecchini da tastiera. Inutile girarci intorno, manca totalmente una programmazione degna delle potenzialità del luogo. Si è lontani anni luce da interventi pratici e fruttuosi, si resta ancorati al modus operandi del passato, senza lo slancio necessario e da qualcuno tanto atteso. Per uno scivolo messo vi sono le grate della scuola pericolanti, se vogliamo parlare di bambini. Si è pulita un'aiuola ma si lascia che una discarica sotto un ponte crei una bomba ecologica in contrada Fabrizio . Si utilizzano forse troppo i social e poco il buon senso. Ma in fondo manca poco all'inizio delle schermaglie per le elezioni regionali. Ed allora non mancheranno tante chiacchiere su una Calabria migliore e con la vocazione turistica ed ambientale che manco la Norvegia o la Danimarca. Anche se magari mancherà ancora cosi spesso l'acqua. Scusate la rima, ma c'è poco da scherzare.